Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15478 del 6 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:15478PEN

Massima

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Il direttore responsabile di una testata giornalistica può essere ritenuto penalmente responsabile per il reato di diffamazione a mezzo stampa, ai sensi dell'art. 57 c.p., qualora la notizia pubblicata, pur essendo veritiera e correttamente esposta, non rivesta un interesse pubblico rilevante, ledendo ingiustamente la reputazione di soggetti privati non aventi rilevanza pubblica. Tuttavia, la recidiva non può essere contestata al direttore responsabile per tale reato, in quanto di natura colposa, e il giudice di merito deve procedere ad un nuovo giudizio di bilanciamento tra la residua aggravante e le attenuanti generiche riconosciute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L. C. - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/02/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROBERTO AMATORE;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa LORI PERLA, che conclude per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Milano ha integralmente confermato la sentenza di condanna nei confronti di (OMISSIS)…

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