Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2270 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:2270SENT

Massima

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La denuncia/segnalazione di inizio attività (DIA/SCIA) è uno strumento di massima semplificazione che consente al privato di intraprendere un'attività direttamente ammessa dalla legge, senza il bisogno di un consenso preventivo dell'Amministrazione, ma con l'assunzione di un'auto-responsabilità del privato nel comunicare l'intenzione di intraprendere tale attività. Tuttavia, l'Amministrazione mantiene il potere di verificare la sussistenza in concreto di tutti i requisiti e presupposti per l'esercizio dell'attività comunicata dal privato, potendo quindi assoggettare la DIA/SCIA al proprio potere di verifica della conformità a legge dell'attività denunciata e all'adozione di strumenti inibitori, anche dopo il decorso del termine legale previsto. L'Amministrazione può pertanto annullare in autotutela una DIA/SCIA anche successivamente, quando non vi è collegamento tra l'intento manifestato e la differente attività posta in essere, in quanto permane in capo ad essa il potere di controllo urbanistico-edilizio e il potere sanzionatorio in ordine ad interventi realizzati in violazione della pertinente normativa, anche dopo la scadenza del termine fissato dalla legge per l'inibizione dei lavori o dell'intervento edilizio preannunciati. L'esercizio dei poteri di vigilanza e repressivi rappresenta una delle imprescindibili modalità di cura dell'interesse pubblico affidato all'Amministrazione e l'Autorità amministrativa conserva il potere di verificare se le opere possono essere realizzate sulla base della DIA ed esercita i poteri di vigilanza e sanzionatori previsti dall'ordinamento anche dopo la scadenza del termine fissato dalla legge. L'Amministrazione può quindi annullare in autotutela una DIA/SCIA quando emergano concrete ragioni di interesse pubblico alla rimozione dell'atto ritenuto illegittimo, a seguito di una ponderazione dell'interesse pubblico all'annullamento con gli interessi dei destinatari e dei controinteressati. Ciò può avvenire anche oltre il termine di 18 mesi previsto dall'art. 21-nonies della Legge n. 241/1990, qualora l'atto sia stato conseguito sulla base di false rappresentazioni dei fatti o di dichiarazioni sostitutive false o mendaci, accertate con sentenza passata in giudicato, oppure quando l'affidamento vantato dal privato non abbia i connotati della meritevolezza di tutela. Inoltre, l'Amministrazione può annullare in autotutela la DIA/SCIA quando l'intervento edilizio risulti in contrasto con le previsioni dello strumento urbanistico generale, che prevede la necessità di un piano attuativo di dettaglio per la sua realizzazione, non potendosi in tal caso procedere con un intervento diretto.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/04/2019

N. 02270/2019 REG.PROV.COLL.

N. 05843/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5843 del 2014 proposto da Iniziative Immobiliari e Turistiche Srl in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in Napoli, Via F. Caracciolo n.15;

contro

Comune di Marano di Napoli in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso la Segreteria del TAR di Napoli;
Provincia di Napoli in persona del Presidente p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso la Sede in Napoli, Piazza Matteotti;
Regione Campania in…

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