Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2454 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:2454SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che annulla l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dall'ente locale deve essere congruamente motivato, esponendo le ragioni di effettiva compatibilità delle opere da realizzare con gli specifici valori paesistici dei luoghi. L'autorità statale, quale presidio posto a tutela del vincolo paesaggistico, può valutare se l'ente locale abbia considerato tutti gli aspetti della concreta fattispecie in esame e può procedere ad un rinnovo e ad un ampliamento dell'istruttoria senza che tale attività comporti una indebita sovrapposizione di competenze. Il difetto di motivazione dell'autorizzazione paesaggistica giustifica per ciò solo il suo annullamento in sede di controllo, essendo il paesaggio un valore costituzionale primario che impone all'autorità amministrativa di operare un giudizio in concreto circa il rispetto da parte dell'intervento progettato delle esigenze connesse alla tutela del paesaggio stesso. Pertanto, l'autorizzazione paesaggistica rilasciata deve essere congruamente motivata, esponendo le ragioni di effettiva compatibilità delle opere da realizzare con gli specifici valori paesistici dei luoghi, con la conseguenza che il difetto di motivazione dell'autorizzazione giustifica per ciò solo il suo annullamento in sede di controllo. L'autorità statale, quale presidio posto ad estrema tutela del vincolo, può valutare se l'ente locale abbia considerato tutti gli aspetti della concreta fattispecie in esame e può finanche procedere ad un rinnovo e ad un ampliamento dell'istruttoria senza che tale attività comporti una indebita sovrapposizione di competenze.

Sentenza completa

N. 02505/2003
REG.RIC.

N. 02454/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02505/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2505 del 2003, proposto da: Boccolini Guglielmo, rappresentato e difeso dall'avv. Leonardo Pallotta, con domicilio eletto in Roma, Via Caio Mario, 95;

contro

Ministero dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo, in persona del legale rappresentate p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato;

per l'annullamento

del decreto soprintendentizio con il quale si annulla l’atto n. 117/02 contenete parere favorevole, ai sensi dell'art. 32 l. 47/85 e art. 39 l. 724/94, per il rilascio di concessione in sanatoria;

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