Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 1197 del 18 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:1197CIV

Massima

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La relata di notificazione di un atto fa piena fede, fino a querela di falso, solo per le attestazioni riguardanti l'attività svolta dall'ufficiale giudiziario procedente, la constatazione di fatti avvenuti in sua presenza e il ricevimento delle dichiarazioni resegli, limitatamente al loro contenuto estrinseco. Non sono invece assistite da pubblica fede le attestazioni relative a informazioni assunte dall'ufficiale o a dichiarazioni di terzi, le quali possono essere superate mediante prova contraria, senza necessità di ricorrere alla querela di falso. Pertanto, la qualità di portiere dello stabile attribuita nella relata di notificazione a colui che ha ricevuto l'atto in assenza del destinatario non è assistita da fede privilegiata ai sensi dell'art. 2700 c.c., potendo il destinatario contestarne la validità allegando e provando l'inesistenza di tale qualità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 2

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - rel. Consigliere

Dott. SCALISI Antonino - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Mauro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 21498-2015 proposto da:
Avv. (OMISSIS), rappresentato e difeso da medesimo, elettivamente domiciliato presso il suo studio in (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
ROMA CAPITALE;
- intimata -
avverso la sentenza n. 4164/2015 della CORTE D'APPELLO di ROMA, depositata il 20/06/2014;
Udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 15/12/2016 dal Consigliere Dott. ALBERTO GIUSTI.
FATTO E DIRITTO
Ritenuto che il consigliere designato ha depositato, in data 25 l…

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