Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31554 del 21 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:31554PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la correttezza della determinazione della pena da parte del giudice di merito, non è tenuto ad applicare automaticamente il trattamento sanzionatorio più favorevole al condannato, qualora le ragioni poste a fondamento dell'annullamento parziale della precedente sentenza si siano rivelate infondate. Infatti, il divieto di reformatio in pejus di cui all'art. 597 c.p.p. non impone al giudice di secondo grado di irrogare una pena inferiore rispetto a quella stabilita nella sentenza cassata, quando la modifica della qualificazione giuridica del fatto non abbia comportato una diminuzione della pena base. Il giudice di merito, nel rideterminare la sanzione, gode di un ampio potere discrezionale nella valutazione di tutti gli elementi rilevanti, purché la motivazione sia logica e congrua.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. VILLONI Orland - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), n. (OMISSIS);
2) (OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 7719/14 della Corte d'Appello di Napoli del 21/11/2014;
esaminati gli atti e letti i ricorsi ed il provvedimento decisorio impugnato;
udita in camera di consiglio la relazione del consigliere, Dott. Villoni O.;
udito il pubblico ministero in persona del sostituto P.G., Dr.ssa Marinelli F., che ha concluso per l'inammissibilita';
sentito il difensore dei ricorrenti, avv. (OMISSIS), che riportandosi…

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