Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9909 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:9909SENT

Massima

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Il proprietario di un terreno che abbia realizzato opere edilizie senza il previo rilascio del necessario titolo abilitativo è responsabile dell'abuso edilizio, a prescindere dalla sua effettiva partecipazione alla realizzazione materiale delle opere. L'ordinanza di demolizione emessa dall'amministrazione comunale per la rimozione delle opere abusive perde efficacia e il relativo ricorso diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il proprietario presenti successivamente domanda di sanatoria edilizia, in quanto ciò comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento da parte dell'amministrazione, che vale a superare il precedente provvedimento demolitori. Infatti, il rilascio della sanatoria produce l'improcedibilità del ricorso avverso l'ordinanza di demolizione, mentre il diniego della sanatoria concentra l'interesse del proprietario nella contestazione di tale provvedimento di diniego. Il potere sanzionatorio in materia edilizia non è soggetto a termini di decadenza o prescrizione, sicché l'amministrazione può legittimamente perseguire l'abuso edilizio anche a distanza di lungo tempo dalla sua realizzazione. Inoltre, la competenza all'adozione del provvedimento di demolizione spetta al dirigente comunale e non al sindaco, trattandosi di atto di gestione rientrante nelle attribuzioni del primo. Infine, la realizzazione di una struttura accessoria e pertinenziale rispetto a edifici principali, pur in assenza di titolo abilitativo, non comporta necessariamente l'applicazione della sanzione demolitoria, qualora risulti la destinazione di tale struttura al servizio e alla migliore utilizzazione degli edifici principali.

Sentenza completa

N. 17108/1996
REG.RIC.

N. 09909/2014 REG.PROV.COLL.

N. 17108/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale n.17108 del 1996, proposto dal signor:
PRIOLO Aldo, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo Studio legale Giuliani in Roma, via ((omissis)), 8;

contro

- il COMUNE di ROMA (ora Roma Capitale), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv.((omissis)), con lo stesso elettivamente domiciliato in Roma, presso gli Uffici dell’Avvocatura Capitolina in via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento, previa sospensione,

della determinazione dirigenziale del Comune di Roma – Circoscrizione XVIII n.619 del 4 giugno 199…

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