Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25404 del 10 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:25404PEN

Massima

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Il reato di ingiuria è integrato quando l'imputato rivolge all'offeso espressioni offensive e lesive della sua reputazione, anche se in reazione a un fatto ritenuto ingiusto, salvo che ricorrano le condizioni di cui all'art. 599 c.p. per l'applicazione dell'esimente della provocazione. Il reato di minaccia sussiste quando l'imputato rivolge all'offeso espressioni idonee a incutere timore di un male ingiusto, indipendentemente dalla concreta possibilità di realizzazione della minaccia, purché l'elemento soggettivo del dolo sia integrato. L'accertamento della sussistenza degli elementi costitutivi dei reati, sia oggettivi che soggettivi, rientra nel merito della valutazione del giudice di merito, la cui motivazione è immune da vizi logici o giuridici se congruamente e adeguatamente argomentata sulla base del complessivo quadro probatorio. Il giudice di appello può legittimamente ritenere inattendibili le dichiarazioni di un teste, anche se coniuge dell'imputato, ove le stesse appaiano inverosimili nel loro contenuto, senza che ciò integri una violazione del divieto di cui all'art. 199 c.p.p. Parimenti, il giudice di appello può legittimamente omettere l'integrazione probatoria richiesta dalla difesa, ove ritenga il materiale probatorio già acquisito sufficiente per la decisione, senza che ciò comporti una violazione del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Anton - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso la sentenza del Tribunale di Nicosia del 28/03/2012;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata;

sentita la relazione del Consigliere Dott. BRUNO Paolo Antonio.

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale GALASSO Aurelio, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;

sentito, altresi', l'avv. (OMISSIS), che ne ha chiesto, invece, l'accoglimento.…

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