Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 2153 del 2004

ECLI:IT:TARVEN:2004:2153SENT

Massima

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La modifica della destinazione urbanistica di un'area edificabile, inserita in un contesto già urbanizzato e oggetto di precedenti concessioni edilizie, richiede una specifica e puntuale motivazione, in quanto tale situazione di fatto crea aspettative e affidamenti meritevoli di tutela. Pertanto, il mutamento della destinazione da residenziale ad agricola, senza adeguata motivazione, è illegittimo per difetto di istruttoria e di motivazione. Inoltre, la classificazione di un edificio come "di carattere storico, artistico e di pregio ambientale", con conseguente imposizione di un grado di protezione, deve essere sorretta da un'istruttoria adeguata e da una motivazione che evidenzi i concreti elementi di valore storico-artistico che giustificano tale qualificazione, in assenza dei quali tale classificazione è illegittima per difetto di istruttoria.

Sentenza completa

(omissis) per l'annullamento del P.R.G. del comune di Pieve di Soligo, approvato con la delibera della G.R. del 5 agosto 1988 n. 5267, in parte qua, e di tutti gli atti presupposti, ivi comprese le delibere del C.C. di Pieve di Soligo n. 33 del 18 marzo 1985; n. 62 dell'11 giugno 1986; n. 139 del 9 novembre 1987; n. 52 del 16 maggio 1988; nonché della deliberazione della G.R. n. 118 del 26 gennaio 1988. (omissis) FATTO Con ricorso notificato al Comune di Pieve di Soligo e alla Regione Veneto nell'anno 1988 i signori Bi. e ((omissis)). hanno impugnato il piano regolatore generale di Pieve di Soligo, approvato con D.G.R. 5 agosto 1988 n. 5267, nella parte in cui quest'ultimo ha modificato la destinazione dell'area di loro proprietà da residenziale semintensiva ad agricola, ed ha qualificato l'edificio principale ivi collocato come edificio di "carattere storico artistico e di pregio ambientale", conferendo allo stesso il grado di prot…

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