Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22749 del 6 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:22749PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione, richiede la sussistenza di tre elementi essenziali: un'aggressione ingiusta, la necessità di respingerla e la proporzionalità tra l'offesa subita e la reazione difensiva. Qualora l'uso della forza, pur essendo necessario per respingere l'aggressione, risulti sproporzionato rispetto all'entità dell'offesa, si configura l'ipotesi dell'eccesso colposo in legittima difesa, disciplinata dall'art. 55 c.p. In tal caso, la condotta dell'agente, pur essendo motivata dall'esigenza di difesa, è connotata da un errore di valutazione dovuto alla concitazione del momento e alle circostanze concrete in cui si è svolta l'azione difensiva, che ha determinato un'eccessiva reazione rispetto all'offesa subita. Pertanto, l'agente risponde a titolo di colpa per l'evento lesivo cagionato, in luogo dell'integrale esclusione della responsabilità penale propria della legittima difesa. La valutazione circa la sussistenza dell'eccesso colposo, rispetto all'integrale esclusione della responsabilità per legittima difesa, richiede un attento esame delle circostanze concrete del caso, con particolare riguardo alla necessità e proporzionalità della reazione difensiva, nonché alla volontarietà e consapevolezza dell'agente nell'utilizzo della forza. Ove risulti che l'agente, pur trovandosi in una situazione di legittima difesa, abbia fatto un uso sproporzionato della forza per respingere l'aggressione, in ragione di un errore di valutazione dovuto alla concitazione del momento, si configura l'ipotesi dell'eccesso colposo in legittima difesa, con conseguente responsabilità penale dell'agente a titolo di colpa per l'evento lesivo cagionato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FO. PA., N. IL (OMESSO);

2) BO. FR., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/10/2007 CORTE ASSISE APPELLO di REGGIO CALABRIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. PIRACCINI PAOLA;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Dr. Galati chiedeva l'inammissibilita' dei ricorsi;

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