Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1079 del 18 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:1079PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione consapevole e attiva di un soggetto ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi fiscali mediante l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, unitamente alla dimostrata capacità tecnica di reiterare condotte analoghe e al concreto e attuale pericolo di inquinamento probatorio, integra i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari di cui agli artt. 273 e 274 c.p.p., giustificando l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in quanto l'adozione di misure meno afflittive risulta inadeguata a fronteggiare la rilevante gravità dei reati contestati e l'elevata capacità criminale dell'indagato, anche in assenza di precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Ga. Vi. nato l'(OMESSO);

avverso l'ordinanza del 21.7.2010 del Tribunale di Milano;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

sentite le conclusioni del P. G., Dott. PASSACANTANDO Guglielmo, che ha chiesto rigettarsi il ricorso;

sentito il difensore, avv. ((omissis)), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

1) Con ordinanza in data 21 luglio 2010 il Tribunale…

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