Ai fini della concessione dei benefici carcerari, le limitazioni introdotte dall`art. 4 bis 26 luglio 1975 n. 354, come modificato dal D.L. 8 giugno 1992 n. 306, convertito con legge 17 agosto 1992 n. 356, inibiscono la concessione dei benefici ai soggetti condannati per uno dei reati indicati nel primo comma che non collaborino con la giustizia a meno che la marginalita` del loro apporto all`attivita` delittuosa renda la collaborazione oggettivamente irrilevante.  A seguito degli interventi della Corte Costituzionale, ed in particolare alla sentenza 22 febbraio - 1 marzo 1995 n. 68, alla collaborazione oggettivamente irrilevante deve essere equiparata quella impossibile, che si verifica quando i fatti e le responsabilita` siano stati definitivamente acclarati in base ad una sentenza passata in giudicato. Tale ultimo caso si riferisce tuttavia solo all`ipotesi in cui il giudicato si sia formato prima dell`entrata in vigore del D.L. 306/92. Per i giudicati formatisi dopo tale data la preclusione stabilita` dall`art. 4 bis primo comma e` eludibile solo e soltanto quando ricorrano le condizioni ivi indicate (o collaborazione ai sensi dell`art. 58 ter o risarcimento dal danno ovvero applicazione degli artt. 114 o 116 cod. pen., esclusione certa dell`attualita` di collegamenti con la criminalita` organizzata).