Consiglio di Stato sentenza n. 1552 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:1552SENT

Massima

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La comunicazione dell'avvio del procedimento costituisce una regola generale applicabile anche ai procedimenti di dichiarazione di pubblica utilità implicita, in quanto l'esclusione della partecipazione del privato interessato dall'espropriazione dalle determinazioni relative alle scelte progettuali discrezionali impedisce l'apporto di opportuni elementi di valutazione da parte degli interessati. Pertanto, l'omessa comunicazione dell'avvio del procedimento, che preclude ogni possibilità del privato di partecipare effettivamente al processo decisionale della pubblica amministrazione, determina l'illegittimità degli atti successivi, anche qualora il contenuto del provvedimento finale non potesse essere diverso. L'urgenza e l'indifferibilità delle opere pubbliche non possono giustificare il mancato rispetto delle garanzie partecipative, in assenza di effettive e comprovate ragioni di assoluta urgenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Quarta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso iscritto al NRG 3654/2005, proposto dal COMUNE di PROCIDA, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso da avvocato Lu. M. D'An. ed elettivamente domiciliato presso il medesimo in Ro., Via M. Me., n. 51;
contro
Ca. Ba. e La S.A.S. Gr. di c. Ba. & C., in persona del legale rappresentante, rappresentati e difesi in giudizio dagli avvocati Lo. Br. Mo. e To. Ia., domiciliati in Ro. presso la segreteria del Consiglio di Stato;
e nei confronti di
- REGIONE CAMPANIA, in persona del Presidente della Giunta Regionale in carica;
- AUTORITA' DI BACINO NORD OCCIDENTALE, in persona del legale rappresentante in carica;
- MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI - SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI ED IL PAESAGGIO E PER IL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO E DEMOETNOA…

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