Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 1551 del 2014

ECLI:IT:TARVEN:2014:1551SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego deve essere motivato in modo corrispondente ai motivi indicati nel preavviso di rigetto, al fine di consentire il pieno esercizio del contraddittorio procedimentale da parte dell'interessato. Pertanto, qualora il provvedimento finale si fondi su ragioni diverse da quelle prospettate nel preavviso, si determina una violazione dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990, che impone all'amministrazione di dare all'interessato la possibilità di integrare la documentazione e le proprie deduzioni in relazione ai nuovi motivi posti a base del diniego. In tal caso, il provvedimento finale deve essere annullato e l'amministrazione deve riesaminare la questione, instaurando un nuovo e completo contraddittorio procedimentale.

Sentenza completa

N. 01535/2014
REG.RIC.

N. 01551/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01535/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1535 del 2014, proposto da:
((omissis))à Cooperativa, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio presso la Segreteria del T.A.R. ai sensi dell’art. 25 cod. proc. amm.;

contro

l’Amministrazione dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliata in Venezia, ((omissis)), 63;

per l'annullamento

del provvedimento n. P-RO/L/Q/2014/100445 dell'11/7/2014 con il quale la Prefettura di Rovigo - Ufficio territoriale del Governo disponeva il rigetto dell&#x…

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