Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36810 del 11 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36810PEN

Massima

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Il dipendente di Poste Italiane S.p.A. che si appropria di somme di denaro ricevute nell'esercizio delle attività di raccolta e gestione del risparmio postale, attività qualificate come pubbliche, risponde del reato di peculato in quanto riveste la qualità di incaricato di pubblico servizio. Ciò in quanto il regolamento sui servizi di Bancoposta assoggetta a specifica disciplina pubblicistica il settore del risparmio postale, a prescindere dal fatto che Poste Italiane S.p.A. operi per conto della Cassa Depositi e Prestiti, essendo quest'ultima equiparabile ad un comune azionista. Pertanto, l'intera attività di raccolta del risparmio postale deve essere ritenuta oggetto di specifica disciplina pubblicistica, con la conseguente qualificazione del dipendente di Poste Italiane S.p.A. come incaricato di pubblico servizio ai fini della configurabilità del reato di peculato. Tale principio trova applicazione anche nell'ipotesi in cui non sia possibile individuare l'operazione specifica da cui è derivato l'incasso della somma appropriata, essendo sufficiente il riferimento complessivo al tipo di operazioni eseguite dal dipendente nel corso della giornata lavorativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa in data 17/11/2020 dalla Corte d'Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)) che chiede il rigetto del ricorso.
Sentito l'avv. ((omissis)) che insiste nei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, giudicando in sede di rinvio da que…

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