Consiglio di Stato sentenza n. 7017 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:7017SENT

Massima

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La sospensione dell'esercizio commerciale di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, ai sensi dell'art. 100 del R.D. n. 773/1931 (T.U.L.P.S.), può essere legittimamente disposta dall'Autorità di Pubblica Sicurezza, in deroga all'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento, quando ricorrano esigenze di urgenza e celerità volte a prevenire che la continuità temporale dei controlli, che abbiano accertato la presenza di soggetti pregiudicati o pericolosi nell'esercizio commerciale, si traduca in una concreta aggressione dei beni giuridici tutelati dalla norma, quali l'ordine pubblico, la moralità pubblica, il buon costume e la sicurezza dei cittadini. Tale provvedimento sospensivo può essere adottato anche in assenza di una diretta responsabilità del titolare dell'esercizio commerciale, essendo sufficiente che il locale costituisca un "abituale ritrovo" di persone pregiudicate o pericolose, indipendentemente dalla durata della loro permanenza al suo interno, dalla circostanza che non si siano verificati episodi criminosi o dall'assenza di interventi dell'Autorità, atteso il carattere meramente preventivo della misura. Inoltre, la legittimità della deroga all'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento non è inficiata dal tempo trascorso tra l'epoca dei controlli e l'adozione del provvedimento, purché tale lasso temporale sia giustificato dalle esigenze di valutazione degli elementi istruttori e di predisposizione del provvedimento inibitorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/11/2020

N. 07017/2020REG.PROV.COLL.

N. 05531/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5531 del 2019, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via G.B. Martini n. 2;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici domicilia
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, Sezione staccata di Reggio Calabri…

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