Il concorso morale nel reato richiede una motivazione adeguata circa la prova del contributo causale del concorrente, non essendo sufficiente la mera partecipazione o vicinanza agli autori materiali. In particolare, per il concorso nel reato di porto illegale di armi, è necessario che il giudice specifichi in che modo il contributo del concorrente si sia manifestato, non potendosi presumere la responsabilità dalla sola detenzione dell'arma. Allo stesso modo, il concorso nel reato di omicidio non può essere affermato sulla base della sola consapevolezza della detenzione dell'arma, in assenza di una motivazione chiara e logica circa il ruolo effettivamente svolto dal concorrente nella fase ideativa, preparatoria o esecutiva del delitto. Il giudice di merito è pertanto tenuto a una rigorosa motivazione in ordine alle forme concrete di manifestazione del concorso morale, non potendosi confondere l'atipicità della condotta concorsuale con l'indifferenza probatoria circa le sue modalità di realizzazione.