Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38178 del 11 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:38178PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater c.p. e quello di pornografia minorile ex art. 600-ter c.p., che ne incrimina la produzione e la diffusione, non integrano due distinti illeciti ma due diverse modalità di realizzazione del medesimo reato. Pertanto, non possono concorrere tra loro se riguardano il medesimo materiale, salvo che il materiale oggetto della detenzione sia diverso e ulteriore rispetto a quello oggetto della diffusione, in quanto in tal caso le condotte risultano autonome e dotate di una propria carica di offensività. La qualificazione giuridica del reato di diffusione di materiale pedopornografico ex art. 600-ter c.p., comma 3, è corroborata dall'inserimento del materiale illecito in una cartella predisposta alla condivisione telematica, nonché dall'invio dello stesso attraverso diversi account e applicativi, a prescindere dall'effettiva ricezione da parte di terzi. Integra invece la fattispecie meno grave di cui all'art. 600-ter c.p., comma 4, la semplice cessione gratuita di materiale pedopornografico, effettuata attraverso conversazioni in chat con un soggetto determinato. Nell'applicazione della pena, il giudice gode di un potere discrezionale, che deve essere esercitato in modo adeguatamente motivato, specie quando la pena base si discosti in misura significativa dal minimo edittale. Analogamente, l'aumento di pena per la continuazione tra reati deve essere specificamente motivato, in particolare quando risulti di entità rilevante, al fine di consentire il controllo sull'uso fatto dal giudice del proprio potere discrezionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/07/2021 della Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANDRONIO Alessandro Maria;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa DI NARDO Marilia, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.