Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55402 del 11 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55402PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale, funzionale all'adozione di misure di prevenzione, richiede un accertamento puntuale e aggiornato della sussistenza attuale di tale condizione, non potendosi fondare esclusivamente su elementi di prova o indiziari tratti da procedimenti penali non ancora conclusi o su una mera valutazione astratta della personalità del soggetto. Il giudice è tenuto a compiere una complessiva valutazione della persistente condizione di pericolosità sociale del sottoposto, correlando gli elementi originariamente acquisiti con quelli relativi all'evoluzione della personalità in relazione all'eventuale periodo di detenzione patito ed alle ulteriori emergenze processuali. L'attribuzione al proposto della condizione di "pericolosità" richiede il preliminare e attuale inquadramento del soggetto in una delle categorie criminologiche tipizzate dalla legge, seguìto dalla valutazione delle probabili future condotte della persona in chiave di offesa ai beni tutelati. Ai fini dell'attualità della pericolosità sociale, il giudice deve verificare la sussistenza di elementi sintomatici della permanenza delle condizioni di pericolosità, senza poter fondare il proprio giudizio esclusivamente sulla mera qualità di indagato o imputato del proposto, né sulla sola constatazione di rapporti con pregiudicati, dovendo altresì considerare l'incidenza di eventuali periodi di detenzione o di applicazione di misure cautelari sulla personalità del soggetto. L'onere motivazionale gravante sui giudici di merito, in ordine alla valutazione dell'attualità della pericolosità sociale, è particolarmente rafforzato, richiedendo un'adeguata e puntuale argomentazione che dia conto di tutti gli elementi rilevanti, anche di quelli favorevoli al proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerar - Presidente

Dott. MICCOLI Grazi - Consigliere

Dott. CAPUTO Angel - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andre - Consigliere

Dott. TUDINO - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 19/01/2018 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALESSANDRINA TUDINO;
lette/sentite le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 19 gennaio 2018, la Corte d'Appello di Reggio Calabria, Sezione Misure di Prevenzione, ha confermato la decisione del tribunale in sede del 26 ottobre 2016, con la quale e' stata applicata a (OMISSIS) la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pu…

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