Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15075 del 19 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:15075PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione del merito della causa a quella effettuata dal giudice di merito, il quale gode di un ampio potere discrezionale nella valutazione delle prove e nella ricostruzione dei fatti, purché la motivazione sia logica e coerente. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile quando le censure mosse dal ricorrente si risolvono in una mera critica della valutazione probatoria e della ricostruzione dei fatti operata dal giudice di appello, senza individuare specifici vizi della motivazione, quali la mancanza, la contraddittorietà o la manifesta illogicità. Il giudice di legittimità, infatti, non può riesaminare il merito della causa, ma deve limitarsi a verificare la correttezza giuridica e la logicità della motivazione adottata dal giudice di merito, senza sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso la sentenza n. 351/2010 CORTE APPELLO di POTENZA, del 04/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/01/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. LE…

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