Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33355 del 12 agosto 2008

ECLI:IT:CASS:2008:33355PEN

Massima

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Il reato di falsità materiale commessa dal privato (artt. 486-488 c.p.) si consuma nel momento in cui il soggetto attivo fa uso del documento falso, e non nel momento della sua creazione. Pertanto, ai fini della determinazione del dies a quo per il computo della prescrizione, rileva la data anteriore a quella della querela in cui il documento falso è stato effettivamente utilizzato, e non la data di compilazione dello stesso. Inoltre, la valutazione complessiva degli elementi probatori, anche di natura tecnica, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale deve accertare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato sulla base di una motivazione logica e coerente, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella effettuata in sede di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o irragionevolezza. Infine, la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena deve essere adeguatamente motivata dal giudice, tenendo conto di tutti i fattori rilevanti, tra cui la possibilità di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) FE. AN. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 25/05/2007 CORTE APPELLO di BRESCIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FUMO MAURIZIO;

udito il PG in persona del Sost. Proc. Gen. Dott. G. Febbraro, che ha chiesto annullamento con rinvio, per intervenuta prescrizione;

udito il difensore avv. GIUSTO M., in sost.ne avv.…

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