Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3167 del 22 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:3167PEN

Massima

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Il reato di tentata estorsione aggravata si configura quando l'agente, pur avendo pattuito una somma di denaro per una prestazione lecita, come la resa di una testimonianza, trasmoda nelle modalità di richiesta di tale somma, adoperando minacce e violenza sproporzionate rispetto all'importo preteso, come il tentativo di impossessarsi di un bene di valore nettamente superiore. In tali casi, la pretesa creditoria, ancorché inizialmente lecita, perde ogni tutela giuridica e si trasforma in una condotta estorsiva, non essendo sufficiente a configurare il reato di cui all'art. 393 c.p. (usurpazione) la mera azionabilità putativa del diritto da parte dell'agente. Inoltre, ai fini dell'applicazione dell'attenuante del danno di speciale tenuità prevista dall'art. 62, n. 4 c.p., occorre valutare non solo il valore economico del bene sottratto, ma anche gli effetti dannosi complessivamente arrecati alla vittima, in particolare sotto il profilo della lesione della libertà e dell'integrità fisica e morale, sicché tale attenuante non può trovare applicazione quando, come nel caso di specie, la vittima sia rimasta particolarmente scossa e traumatizzata dalle modalità aggressive dell'azione criminosa, a prescindere dal valore del bene oggetto della pretesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. CARRELLI P.D.M. Roberto M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 14/05/2012 della Corte di Appello di Brescia;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non sussiste.

FATTO

1. Con sentenza del 14/05/2012, la Corte di Appello di Brescia confermava la sentenza con la quale, in data…

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