Cassazione penale Sez. V sentenza n. 571 del 12 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:571PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le espressioni ingiuriose e minacciose proferite da un soggetto in reazione ad un precedente comportamento offensivo e lesivo della dignità della persona da parte della persona offesa, integrano la causa di non punibilità della provocazione di cui all'art. 599, comma 2, c.p., e non la mera reciprocità delle offese di cui al comma 1 dello stesso articolo. Pertanto, il giudice deve valutare attentamente le circostanze concrete del caso, al fine di accertare se le espressioni incriminanti siano state pronunciate in uno stato di ira determinato da un fatto ingiusto altrui, che abbia provocato una reazione sproporzionata ma comprensibile, ovvero se si tratti di una mera reciprocità di offese. Solo nel primo caso ricorre la scriminante della provocazione, che esclude la punibilità della condotta, mentre nel secondo caso si configura la reciprocità delle offese, che non esclude la rilevanza penale delle espressioni utilizzate. La motivazione della sentenza deve pertanto contenere un'adeguata e logica ricostruzione delle circostanze di fatto, al fine di individuare correttamente la fattispecie applicabile e la conseguente decisione assolutoria o di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore della parte civile (OMISSIS);

avverso la sentenza del Tribunale di Palermo in data 15.2.2010;

nei confronti di:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;

udito il Procuratore…

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