Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 3204 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:3204SENB

Massima

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L'Amministrazione è tenuta a concludere il procedimento amministrativo avviato su istanza del privato con un provvedimento espresso, anche se negativo, entro il termine di legge, decorso il quale sussiste l'obbligo di provvedere. Tale obbligo discende dall'art. 2 della legge n. 241 del 1990, che prevede il termine generale di trenta giorni per la conclusione dei procedimenti, nonché dall'art. 146 del d.lgs. n. 42 del 2004, che disciplina i termini specifici per il procedimento di autorizzazione paesaggistica. In caso di ulteriore inerzia dell'Amministrazione, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta su istanza della parte ricorrente, ai sensi dell'art. 117, comma 3, c.p.a., al fine di assicurare il rispetto del termine e l'adozione del provvedimento conclusivo. Le spese del giudizio sono poste a carico dell'Amministrazione soccombente, in applicazione del principio della soccombenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/03/2018

N. 03204/2018 REG.PROV.COLL.

N. 11136/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11136 del 2017, proposto da:
Wind Tre S.p.A., rappresentata e difesa dall'avvocato Giuseppe Sartorio, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Tommaso Gulli n. 11;

contro

Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo,
Regione Lazio,

nei confronti di

Ente Nazionale per l’'Aviazione Civile;
Comune di Monte Compatri non costituiti in giudizio;

PER L'ACCERTAMENTO DELLA ILLEGITTIMITÀ

dell'inerzia serbata dalla Regione Lazio e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo - Soprintendenza Beni Architetton…

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