Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20569 del 13 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:20569PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, quale la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, presuppone un'oggettiva valutazione di fatti sintomatici della condotta abituale e del tenore di vita del proposto, desumibili anche da precedenti penali, recenti denunce per gravi reati, il tenore di vita, l'abituale compagnia di pregiudicati e di soggetti sottoposti a misure di prevenzione, ed altre manifestazioni oggettivamente contrastanti con la sicurezza pubblica, in modo che risulti esaminata globalmente l'intera personalità del soggetto come risultante da tutte le manifestazioni sociali della sua vita. Tale valutazione non può basarsi su meri sospetti o presunzioni soggettive, ma deve essere ancorata a elementi di fatto oggettivamente accertati, i quali devono altresì dimostrare la concreta e attuale probabilità che il soggetto commetta, in futuro, ulteriori attività criminose, a prescindere dall'instaurazione di un procedimento penale a suo carico. Pertanto, il giudice, nel disporre l'applicazione di una misura di prevenzione personale, deve motivare adeguatamente in ordine alla sussistenza di tali presupposti, senza poter fondare il proprio giudizio di pericolosità sociale esclusivamente sui precedenti penali del proposto, ma dovendo altresì valutare globalmente la sua personalità e il suo tenore di vita, in modo da escludere valutazioni meramente soggettive. Inoltre, la scelta delle modalità di attuazione e della durata della misura di prevenzione deve essere proporzionata al grado di pericolosità sociale accertato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. APRILE Erco - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 19/07/2018 della Corte di appello di Trieste;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento sopra indicato la Corte di appello di Tries…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.