Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9408 del 12 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9408PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere, pur potendo essere applicata anche per reati sessuali commessi in danno di minori, non può essere disposta sulla base di una mera descrizione delle modalità esecutive del fatto, senza adeguata motivazione in ordine alle specifiche esigenze cautelari che la giustificano. In particolare, il giudice deve valutare concretamente il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, senza limitarsi ad affermare in modo generico la gravità del fatto, ma indicando elementi nuovi e diversi rispetto a quelli già valutati in sede di applicazione di una misura meno grave. La motivazione deve essere adeguata e logicamente coerente, evitando argomentazioni meramente assertive o svincolate dal contesto specifico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - rel. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

indagato articoli 609 bis e ter c.p.;

avverso l'ordinanza del Tribunale per il Riesame di Roma in data 19.5.11;

Sentita, in udienza,la relazione del Cons. Dr. Guicla Mulliri;

Sentito il P.M. nella persona del P.G. Dr. Baglione Tindari, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Sentito il difensore dell'indagato, avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

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