Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21319 del 4 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:21319PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, accertato sulla base di gravi elementi indiziari quali intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione e dichiarazioni di collaboratori di giustizia, comporta l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della gravità dei fatti, della reiterazione della condotta, dei collegamenti con i livelli superiori del traffico e dell'elevato pericolo di recidiva, anche in assenza di precedenti penali, atteso che l'incensuratezza non assume valore determinante nel contesto di un radicato inserimento del soggetto nei circuiti del mercato illecito e di una stabile scelta di vita criminale, comprovata dalla documentata partecipazione all'organizzazione, dalla gestione dei rapporti con fornitori, distributori e acquirenti, dalla predisposizione di mezzi per garantire la tranquillità degli affiliati incaricati dello spaccio, nonché dalla destinazione di parte dei proventi dell'attività illecita al mantenimento degli associati ristretti in carcere, elementi tutti idonei a fondare un giudizio di elevata pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) LI. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1763/2009 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 12/11/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SAVANI Piero;

sentite le conclusioni del PG Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. Finocchiaro.

IN FATTO E DIRITTO

LI. Gi. e' stato sottoposto, con ordinanza emes…

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