Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23460 del 3 agosto 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23460PEN

Massima

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La concessione della detenzione domiciliare "speciale" prevista dall'art. 47-quinquies dell'Ordinamento Penitenziario non può essere negata alla condannata madre di un figlio affetto da grave disabilità, ai sensi dell'art. 3, comma 3, della Legge n. 104 del 1992, indipendentemente dall'età del figlio. Il riferimento all'età del minore non può assumere rilievo dirimente, in considerazione delle particolari esigenze di tutela psico-fisica del figlio disabile grave, il cui soddisfacimento si rivela strumentale nel processo volto a favorire lo sviluppo della sua personalità. La salute psico-fisica del figlio disabile grave può essere pregiudicata dall'assenza della madre detenuta in carcere e dalla mancanza delle sue cure, non essendo indifferente, a qualsiasi età, che tali cure e assistenza siano prestate dal genitore. Precludere la detenzione domiciliare dopo il compimento dei dieci anni di età del figlio disabile grave viola i principi di uguaglianza e di tutela della maternità sanciti dagli artt. 3 e 31, comma 2, della Costituzione, in quanto il bisogno di cura e assistenza da parte della genitrice può perdurare anche oltre tale limite di età. Pertanto, il giudice di sorveglianza, nel valutare la concessione della detenzione domiciliare "speciale", è chiamato a contemperare ragionevolmente le esigenze di cura del figlio disabile grave con quelle della difesa sociale e del contrasto alla criminalità, adottando la decisione più appropriata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/09/2018 del Tribunale di sorveglianza di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CENTOFANTI Francesco;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale TOCCI Stefano, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale d…

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