Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 848 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:848SENT

Massima

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Il decreto di occupazione d'urgenza, pur essendo connesso al procedimento espropriativo, costituisce un provvedimento formalmente e sostanzialmente autonomo rispetto al decreto di espropriazione, con la conseguenza che eventuali vizi inficianti la validità del primo non incidono sulla validità del secondo, il quale, ove intervenuto nei termini stabiliti dalla dichiarazione di pubblica utilità, deve ritenersi validamente emanato, indipendentemente dalla scadenza del termine di occupazione legittima. Le norme sulla partecipazione del privato al procedimento amministrativo non vanno applicate meccanicamente e formalmente, dovendosi piuttosto interpretare nel senso che la comunicazione è superflua, con prevalenza dei principi di economicità e speditezza dell'azione amministrativa, quando l'interessato sia venuto comunque a conoscenza di vicende che conducono all'apertura di un procedimento con effetti lesivi nei suoi confronti. Il provvedimento di proroga dell'occupazione d'urgenza può essere adeguatamente motivato anche per relationem con riferimento ai presupposti di fatto e di diritto contenuti nelle precedenti delibere sia di autorizzazione alla occupazione d'urgenza che di proroga della stessa, sottoposti al vaglio giurisdizionale e valutati pienamente legittimi. Le questioni relative all'irrazionalità della localizzazione dell'opera e all'assenza di una nuova valutazione di impatto ambientale, se già state oggetto di precedenti pronunce giurisdizionali che ne hanno accertato la legittimità, non possono essere nuovamente censurate. È legittimo che il privato esecutore dell'opera pubblica svolga attività di impulso volta all'emanazione di atti relativi alle procedure espropriative, pur rimanendo, sotto il profilo sostanziale, nella piena disponibilità decisionale della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

N. 08765/2000
REG.RIC.

N. 00848/2014 REG.PROV.COLL.

N. 08765/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8765 del 2000, proposto da:
Soc Sorain Cecchini Spa, rappresentato e difeso dall'avv. Avilio Presutti, con domicilio eletto presso Avilio Presutti in Roma, p.zza ((omissis)) in Lauro, 10;

contro

Ferrovie dello Stato Spa; Prefettura di Roma, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti di

Consorzio Iricav Uno, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis))', con domicilio eletto presso ((omissis))' in Roma, via degli Scipioni, 288; Soc Treno Alta Velocita' - Tav Spa, rappresentato e difes…

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