Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 7356 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:7356SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il provvedimento di diniego di sanatoria edilizia e di ordine di demolizione di un fabbricato, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'ordine di demolizione di un immobile è atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, qualora siano accertate difformità sostanziali e non meramente parziali rispetto al titolo edilizio originario, anche in presenza di un lungo decorso del tempo. Il mero decorso del tempo non può mai giustificare la conservazione di una situazione di fatto abusiva. 2. Il diniego di sanatoria edilizia è legittimo quando le opere realizzate risultino in contrasto con vincoli di inedificabilità imposti da leggi statali e regionali a tutela di interessi storici, artistici, architettonici, paesaggistici e ambientali, nonché quando le difformità rilevate comportino una trasformazione essenziale dell'immobile rispetto al titolo edilizio originario. In tali casi, l'amministrazione non è tenuta a valutare la possibilità di sanare parzialmente l'abuso. 3. L'omessa comunicazione del preavviso di rigetto ai sensi dell'art. 10-bis della L. 241/1990 non inficia la legittimità del provvedimento di diniego di sanatoria edilizia, qualora risulti evidente che il contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso. 4. L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'immobile abusivo, in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione, opera automaticamente per effetto di legge, senza necessità di ulteriori formalità oltre l'accertamento dell'inadempimento. L'individuazione puntuale dell'area da acquisire non è requisito essenziale del provvedimento di acquisizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/11/2022

N. 07356/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00900/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 900 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Andrea Carbone e Giovanni Carbone, rappresentati e difesi dall'avvocato Concetta Buonocore e come da memoria di costituzione di difensore in aggiunta, dall’avv. Felice Laudadio e dall’avv. Catello Miranda, con recapito digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Napoli, via F. Caracciolo n. 15;

contro

Città di Vico Equense, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Emilia Dubbioso, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

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