Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42408 del 6 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:42408PEN

Massima

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Il reato di sequestro di persona è assorbito in quello di rapina aggravata solo quando la violenza usata per il sequestro si identifica e si esaurisce con il mezzo immediato di esecuzione della rapina stessa; non quando invece ne precede l'attuazione con carattere di reato autonomo, anche se finalisticamente collegato alla rapina ancora da porre in esecuzione, o ne segua l'attuazione per un tempo non strettamente necessario alla consumazione. Pertanto, i reati di sequestro di persona e rapina possono concorrere tra loro, non sussistendo alcun rapporto di consunzione o sussidiarietà tra gli stessi, attesa la diversità dei beni giuridici tutelati che non consente di ritenere assorbiti tra loro gli interessi protetti dalle due fattispecie. La graduazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, che la esercita in aderenza ai principi enunciati negli articoli 132 e 133 c.p.; ne discende che è inammissibile la censura che, nel giudizio di cassazione, miri ad una nuova valutazione della congruità della pena la cui determinazione non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico e sia sorretta da sufficiente motivazione. Le dichiarazioni del chiamato in correità, se dotate di carattere autoindiziante e pienamente coerenti con gli altri elementi di prova, possono costituire valido fondamento per la pronuncia di condanna, senza che assuma rilievo la circostanza che il chiamante abbia riferito anche di fatti a lui noti de relato, ovvero che possa essere animato da intenti vendicativi nei confronti dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/01/2016 della Corte d'appello di Torino
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso dell' (OMISSIS) e che sia dichiarato inammissibile il ricorso del (OMISSIS).
RITENUTO IN FAT…

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