Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20991 del 20 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:20991PEN

Massima

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La provocazione non esclude la punibilità dell'ingiuria quando gli insulti pronunciati dall'imputato non hanno un nesso diretto con la condotta asseritamente provocatoria, essendo invece riferiti ad aspetti estranei e scollegate da essa. L'ambito di operatività della causa di non punibilità della provocazione non può essere irragionevolmente dilatato fino a ricomprendere qualsiasi condotta che abbia recato disturbo all'imputato, dovendo invece sussistere un nesso di stretta correlazione tra la reazione ingiuriosa e l'attività provocatoria. La soglia di tollerabilità emotiva dell'uomo medio non può essere così bassa da determinare reazioni incontrollate a seguito di qualsiasi contrarieta' o difficoltà, anche di lieve entità, incontrata nell'ambito lavorativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 7/2013 TRIBUNALE di CALTAGIRONE, del 12/06/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/04/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost. proc. gen. dott. F. M. Jacoviello, che ha chiesto rigettarsi ricorso;

udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha illustrato il ricorso e ne ha chiesto l'accoglimento.

RITENUTO IN F…

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