Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2630 del 22 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:2630PEN

Massima

Massima ufficiale
La circostanza aggravante speciale della finalità di odio razziale (art. 3 d.l. 26 aprile 1993 n. 122) è compatibile con l’attenuante comune della provocazione di cui all’art. 62 n. 2 c.p., non potendosi considerare due stati d’animo contrastanti e reciprocamente escludenti, da un lato, quello diretto a rendere percepibile all’esterno un sentimento d’odio, senza che rilevi la mozione soggettiva dell’agente (ovvero i motivi che lo hanno spinto alla commissione del reato), e dall’altro, quello comportante l’attenuazione della gravità del fatto. (Cass. pen., sez. V, 22 gennaio 2018 n. 2630).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta Mari - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/01/2017 del GIP TRIBUNALE di FERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GERARDO SABEONE;
lette le conclusioni del PG Dr. MARINELLI Felicetta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugnata sentenza, pronunciata ai sensi dell'articolo 444 c.p.p., venne applicata a (OMISSIS), per il reato di omicidio preterintenzionale aggravato da finalita' di odio razz…

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