Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1062 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:1062SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. n. 380/2001 successivamente all'adozione di un'ordinanza di demolizione non incide sulla legittimità del provvedimento repressivo, potendo al più determinare una temporanea inefficacia dello stesso in relazione al termine di 60 giorni previsto dalla norma per l'adozione del provvedimento espresso da parte dell'amministrazione. Inoltre, l'intervento edilizio realizzato in assenza di titolo abilitativo non può essere sanato attraverso l'accertamento di conformità qualora risulti in contrasto con i vincoli di inedificabilità assoluta previsti dalla legge, come nel caso di un manufatto destinato ad uso residenziale realizzato nella fascia dei 150 metri dalla battigia del mare, in violazione dell'art. 15, comma 1, lett. a) della l.r. n. 78/1976. Parimenti, non può trovare accoglimento l'istanza di accertamento di conformità presentata ai sensi dell'art. 14 della l.r. n. 6/2016, in quanto tale disposizione è stata dichiarata costituzionalmente illegittima dalla Corte Costituzionale. Infine, la sanzione pecuniaria comminata ai sensi dell'art. 31, comma 4-bis del d.P.R. n. 380/2001 per l'inottemperanza all'ordine di demolizione non contrasta con il principio di irretroattività delle sanzioni, in quanto applicata ad una condotta iniziata successivamente all'entrata in vigore della relativa previsione normativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/03/2023

N. 01062/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03776/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3776 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da -OMISSIS- -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall’avvocato Gaetano Caponnetto, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Licata, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Grazia Zarbo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

per quanto concerne il ricorso introduttivo:

- dell'ingiunzione di demolizione oggetto della determina dirigenziale -OMISSIS- del -OMISSIS-, notificata in data -OMISSIS-, con la quale ven…

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