La comunicazione di proroga di due anni dei termini di efficacia di una concessione edilizia, effettuata dal titolare ai sensi dell'art. 30, comma 3, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, produce effetti automatici, senza necessità di un provvedimento autorizzatorio dell'amministrazione comunale. Pertanto, l'amministrazione non può dichiarare la decadenza della concessione edilizia per tardività della richiesta di proroga, qualora la comunicazione di proroga sia stata presentata prima della scadenza del termine originario di validità del titolo edilizio e non sia stata rappresentata l'adozione o l'approvazione di nuovi strumenti urbanistici contrastanti con il titolo stesso. L'amministrazione è tenuta a valutare la comunicazione di proroga presentata dal titolare e, in assenza dei presupposti ostativi previsti dalla legge, a riconoscerne l'efficacia automatica, senza poter negare il differimento del termine di validità della concessione edilizia. L'omissione di tale doverosa attività valutativa da parte dell'amministrazione comunale integra un vizio di eccesso di potere per omissione di attività dovuta.