Il titolare di un'autorizzazione per l'esercizio di un impianto di distribuzione carburanti, che abbia comunicato la sospensione temporanea dell'attività per un periodo massimo di 12 mesi, è tenuto a riattivare l'impianto entro 30 giorni dalla scadenza del periodo di sospensione, pena la decadenza dell'autorizzazione e la conseguente chiusura e rimozione dell'impianto. L'impossibilità di riprendere l'attività per cause tecniche o gestionali, non adeguatamente comunicate e giustificate nei termini di legge, non può essere addotta a giustificazione del mancato rispetto del termine di riattivazione, essendo onere del titolare dell'autorizzazione effettuare le necessarie verifiche e predisporre quanto occorrente per assicurare la continuità del servizio di interesse pubblico. L'amministrazione comunale, in tali casi, è legittimata a revocare l'autorizzazione e disporre la chiusura dell'impianto, senza che possa essere ravvisata una violazione del principio di leale collaborazione tra privato e pubblica amministrazione, atteso che l'interessato ha omesso di adempiere agli obblighi di comunicazione e giustificazione previsti dalla legge regionale.