Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30695 del 20 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:30695PEN

Massima

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Il militare comandato in servizio di pattuglia è tenuto all'osservanza rigorosa di tutte le prescrizioni contenute nell'ordine di servizio ricevuto, senza che gli sia consentito di valutare discrezionalmente la rilevanza di alcune di esse ai fini della regolarità e dell'efficienza del servizio. Pertanto, il reato di violata consegna si configura ogniqualvolta il militare si discosti dalle disposizioni impartite, anche se ritiene che il suo comportamento non possa incidere negativamente sull'adempimento dei compiti d'istituto. L'elemento soggettivo del reato sussiste nella coscienza e volontà di tenere una condotta difforme dalle prescrizioni della consegna, a prescindere dalla convinzione, più o meno fondata, dell'imputato circa l'irrilevanza della sua condotta. Le norme comportamentali del personale di servizio di pattuglia, in quanto prescrittive del comportamento da osservare nell'espletamento del servizio, integrano le consegne particolari, di talché la loro violazione è riconducibile al reato di violata consegna. Pertanto, l'abbandono del veicolo di servizio e l'allontanamento dalla zona di pattugliamento per ragioni personali, anche se ritenuti dal militare non pregiudizievoli per il corretto svolgimento del servizio, integrano il reato di violata consegna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 8 novembre 2016 pronunciata dalla Corte militare di appello di Roma;
Visti gli atti, il provvedimento denunziato, il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. APRILE Stefano;
sentite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FLAMINI ((omissis)), che ha concluso per il rigetto;
udito il difensore Avv. (OMISSIS), anche in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha …

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