Il licenziamento per giusta causa di un lavoratore di una cooperativa sociale è legittimo quando il suo comportamento, anche se non direttamente dannoso per gli utenti, risulti comunque grave e idoneo a compromettere definitivamente il rapporto fiduciario, in considerazione della delicatezza delle mansioni a lui affidate e della sua pluriennale esperienza nel settore, che gli imponeva un particolare dovere di diligenza e correttezza nell'adempimento dei propri compiti. In tali casi, la delibera di esclusione dalla cooperativa e il licenziamento conseguente sono conformi allo statuto sociale e giustificati dalla nozione legale di giusta causa, senza che possa ravvisarsi una sproporzione rispetto ai fatti addebitati, in applicazione del codice disciplinare del CCNL che prevede la "grave negligenza nell'esecuzione dei lavori che implichi pregiudizio all'incolumità delle persone".