Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32296 del 2 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32296PEN

Massima

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Il sequestro probatorio è legittimo quando, sulla base di elementi indiziari, risulta configurabile astrattamente il reato ipotizzato e le cose da sottoporre a vincolo presentano un ragionevole rapporto di pertinenza con il reato, anche se non è ancora provata la loro qualificazione come corpo del reato o cosa pertinente. La motivazione del provvedimento di sequestro deve indicare in modo adeguato e non contraddittorio le ragioni per cui il sequestro è ritenuto necessario ai fini probatori, senza che sia necessaria la prova certa del nesso tra i beni e il reato. Il principio di proporzionalità è rispettato quando il sequestro, pur essendo invasivo, risulta non sostituibile con altri mezzi di ricerca della prova, in considerazione della natura associativa del reato contestato e della necessità di una complessa attività di estrazione dei dati dal materiale sequestrato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - rel. Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Napoli del 17/01/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere GIORGIO POSCIA;
letta la requisitoria presentata ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, con cui il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LOY M. FRANCESCA, ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Co…

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