Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13996 del 3 aprile 2008
ECLI:IT:CASS:2008:13996PEN
Massima
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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente:
La sentenza di non luogo a procedere emessa dal giudice per le indagini preliminari prima dell'entrata in vigore della legge n. 46 del 2006 rimane appellabile ai sensi dell'art. 428 c.p.p. vigente all'epoca, e non è soggetta alla disciplina transitoria di inammissibilità dell'appello prevista dall'art. 10, commi 2 e 3, della legge n. 46 del 2006. Di conseguenza, il ricorso per cassazione proposto direttamente avverso tale sentenza di non luogo a procedere, dopo che l'appello del pubblico ministero era stato dichiarato inammissibile in applicazione erronea della citata disciplina transitoria, è inammissibile in quanto tardivo, essendo stato proposto oltre i termini di decadenza previsti dalla legge.
La massima giuridica che riassume tale principio di diritto è la seguente:
La sentenza di non luogo a procedere emessa dal giudice per le indagini preliminari prima dell'entrata in vigore della legge n. 46 del 2006 rimane appellabile ai sensi dell'art. 428 c.p.p. vigente all'epoca, e non è soggetta alla disciplina transitoria di inammissibilità dell'appello prevista dall'art. 10, commi 2 e 3, della legge n. 46 del 2006. Di conseguenza, il ricorso per cassazione proposto direttamente avverso tale sentenza di non luogo a procedere, dopo che l'appello del pubblico ministero era stato dichiarato inammissibile in applicazione erronea della citata disciplina transitoria, è inammissibile in quanto tardivo, essendo stato proposto oltre i termini di decadenza previsti dalla legge. La pronuncia di inammissibilità dell'appello, resa dalla Corte di Appello sulla base di una lettura erronea dell'art. 10, commi 2 e 3, della legge n. 46 del 2006, era viziata ed avrebbe potuto essere impugnata dal pubblico ministero con ricorso per cassazione; tuttavia, il pubblico ministero ha prestato acquiescenza a tale ordinanza, avanzando direttamente ricorso per cassazione avverso l'iniziale sentenza di non luogo a procedere, esercitando una facoltà prevista in via eccezionale e transitoria dall'art. 10, comma 3, della legge n. 46 del 2006, disposizione che, al pari del comma 2, non trova applicazione in relazione alle decisioni di non luogo a procedere.
Sentenza completa
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TERZA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. LUPO Ernesto - Presidente
Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere
Dott. PETTI Ciro - Consigliere
Dott. GENTILE Mario - Consigliere
Dott. GAZZARA Santi - Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI BRESCIA;
Avverso la sentenza resa dal Gip del Tribunale di Brescia in data 9/3/05;
nel processo a carico di:
Sa. Sh. Ha., nato a (OMESSO);
Vista la sentenza ed il ricorso;
Udita la relazione svolta in udienza dal Consigliere Dott. Santi Gazzara;
Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. IZZO Gioacchino, i…
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