L'immobile di proprietà comunale rientrante nel patrimonio indisponibile dell'ente locale, destinato a pubblico servizio, può essere riacquisito in via amministrativa mediante l'esercizio del potere di autotutela esecutiva, anche in caso di occupazione senza titolo da parte di terzi, senza che ciò comporti violazione del principio di buona fede o possibilità di usucapione da parte del privato occupante. L'amministrazione può legittimamente procedere alla riacquisizione forzosa del bene, in quanto l'occupazione senza titolo non può far venir meno la destinazione pubblica del bene né determinare la decadenza del potere di autotutela, il cui esercizio è giustificato dalla necessità di tutelare il patrimonio indisponibile dell'ente locale e realizzare il pubblico servizio cui il bene è destinato. La domanda di riconoscimento dell'indennità prevista dall'art. 936 c.c. a seguito dell'accessione del locale realizzato dal privato occupante rientra nella giurisdizione del giudice ordinario.