Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48686 del 14 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:48686PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione di un provvedimento cautelare, è tenuto a verificare esclusivamente la presenza di una motivazione adeguata e priva di vizi logici evidenti, senza poter riesaminare nel merito la valutazione degli elementi indiziari e delle esigenze cautelari, attività riservata ai giudici di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso un provvedimento di riesame in tema di misure cautelari personali è inammissibile qualora le doglianze attinenti alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza o delle esigenze cautelari non integrino il vizio di mancanza o manifesta illogicità della motivazione. Inoltre, la motivazione per relationem, mediante il richiamo integrale della richiesta del pubblico ministero, è legittima, potendo il giudice del riesame non solo integrare una motivazione carente, ma anche sostituirsi integralmente al giudice di primo grado, redigendo una motivazione mancante. Infine, le esigenze cautelari possono essere ricollegate anche alla fase di crisi dell'organizzazione criminale, in quanto in tale situazione l'associazione deve riorganizzarsi, comportando un'esigenza di maggiore operatività, oltre che al ruolo ricoperto nell'associazione e alla negativa personalità dell'indagato, desumibile dai precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giulian - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2566/2012 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 16/04/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dr. ((omissis)), ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) e' stato attinto da misura di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribu…

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