Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13297 del 21 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:13297PEN

Massima

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Il rilascio di una ricevuta sostitutiva del documento di circolazione da parte di un soggetto non autorizzato, quale titolare di una rivendita di automobili e non di un'agenzia di consulenza automobilistica, integra il reato di falsità materiale in atti pubblici, in quanto la ricevuta in questione, pur avendo efficacia sostitutiva del documento di circolazione, è comunque un atto pubblico la cui falsificazione è punita dalla legge. Ciò in quanto la legge attribuisce alle agenzie di consulenza automobilistica, in quanto incaricate di pubblico servizio, la facoltà di rilasciare tale ricevuta, mentre il soggetto non autorizzato, pur potendo materialmente redigere il documento, non ha la legittimazione giuridica per farlo, realizzando così la condotta penalmente rilevante di falsità in atto pubblico. La qualifica di incaricato di pubblico servizio delle agenzie di consulenza automobilistica, cui è attribuito il potere di rilasciare la ricevuta sostitutiva, deriva dalla previsione normativa che attribuisce loro tale facoltà, a prescindere dalla natura privata dell'attività svolta. Pertanto, il rilascio di una ricevuta sostitutiva del documento di circolazione da parte di un soggetto privo della necessaria legittimazione integra il reato di falsità materiale in atti pubblici, in quanto tale ricevuta, pur avendo efficacia sostitutiva del documento di circolazione, costituisce comunque un atto pubblico la cui falsificazione è punita dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SABEONE G. - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 121/2009 CORTE APPELLO di LECCE, del 10/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Lecce, con la sentenza del 10 marzo 2011, ha c…

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