Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10636 del 18 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10636PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: La condotta di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, anche se realizzata in tempi ravvicinati e con modalità parzialmente diverse, integra due distinti reati, non configurando un'ipotesi di reato unico o continuato, salvo che l'attività delittuosa non sia stata determinata in modo esclusivo ed assoluto dall'istigazione di un agente provocatore, circostanza che, tuttavia, non può ritenersi sussistente quando la determinazione a delinquere provenga anche da impulsi autonomi del reo. Pertanto, la mera presenza di un agente provocatore non è di per sé sufficiente ad escludere la punibilità della condotta, essendo necessario che l'azione delittuosa derivi in modo assoluto ed esclusivo dall'istigazione di tale soggetto, senza alcun apporto autonomo del reo. Inoltre, il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche deve essere adeguatamente motivato, senza che ciò comporti un vizio censurabile in sede di legittimità, ove la motivazione risulti logica e coerente con gli elementi di fatto accertati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di Ta. Ar. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della corte d'appello di Venezia del 10 marzo del 2009;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Ciro Petti;

sentito il Procuratore generale nella persona del Dott. Guglielmo Passacantando, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso;

letti il ricorso e la sentenza denunciata.

osserva quanto segue:

IN FATTO

La corte d'appello di Venezia, con sentenza del 12 maggio del 2009, conf…

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