Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21174 del 3 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:21174PEN

Massima

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Il fatto di ingiurie, precedentemente previsto come reato dall'art. 594 c.p., è stato successivamente depenalizzato e trasformato in mero illecito civile, con conseguente annullamento della sentenza di condanna penale e revoca delle statuizioni civili accessorie. Il giudice dell'impugnazione, in presenza di una modifica legislativa che ha determinato la depenalizzazione del fatto, è tenuto ad annullare senza rinvio la sentenza di condanna penale, in quanto il fatto non è più previsto dalla legge come reato, e a revocare altresì i capi della sentenza relativi agli interessi civili, in applicazione del principio di diritto affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, secondo cui la declaratoria di estinzione del reato per depenalizzazione comporta la revoca anche delle statuizioni civili accessorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/10/2015 del TRIBUNALE di TERNI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/12/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICCOLI GRAZIA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI MARIO, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio.
Il Procuratore …

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