Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19779 del 12 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:19779PEN

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: La circostanza aggravante dei motivi futili sussiste quando il movente che ha spinto l'agente a commettere il reato, pur essendo connesso a una ragione di litigio o di contrasto, risulta banale, inconsistente e sproporzionato rispetto alla gravità della condotta criminosa realizzata, rivelando un impulso criminale ingiustificato e privo di adeguata giustificazione. Ai fini della sua configurabilità, il giudice deve valutare complessivamente la dinamica del fatto, tenendo conto non solo della reazione dell'agente, ma anche del comportamento e dell'atteggiamento della persona offesa, al fine di accertare se quest'ultima abbia contribuito, con il proprio contegno provocatorio o arbitrario, a determinare la reazione violenta dell'imputato. La mera esistenza di un debito o di una pretesa economica non è di per sé sufficiente a integrare l'aggravante, essendo necessario che il motivo che ha spinto l'agente all'azione criminosa risulti effettivamente futile e sproporzionato rispetto alla gravità della condotta realizzata. Inoltre, la detenzione di un'arma da fuoco costituisce il normale antecedente del successivo porto abusivo della medesima, sicché i due reati non possono essere ritenuti in rapporto di assorbimento, salvo che non sia provata la contestualità delle due condotte e l'assenza di una pregressa detenzione. Infine, l'aggravante dell'esposizione alla pubblica fede si applica non solo agli immobili pubblici o aperti al pubblico, ma anche a quelli privati privi di adeguata custodia, purché siano comunque destinati all'uso o al transito del pubblico per necessità o consuetudine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1829/2013 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 29/04/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASA Filippo;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 22.7.2013, il G.U.P. del Tribunale di Reggio Calabria, in esito a rito abbreviato, dichiarava (OM…

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