Il permesso di soggiorno per lavoro stagionale può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro subordinato qualora il lavoratore straniero dimostri di aver svolto regolare attività lavorativa sul territorio nazionale per almeno tre mesi e di aver ricevuto un'offerta di contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, nel rispetto delle quote annualmente stabilite. A tal fine, l'Amministrazione competente deve valutare tutti gli elementi sopravvenuti favorevoli al rilascio del permesso di soggiorno, senza poter opporre preclusioni basate su meri requisiti formali o irregolarità amministrative sanabili, in applicazione del principio di prevalenza della sostanza sulla forma sancito dall'art. 5, comma 5, del T.U. Immigrazione. Pertanto, il periodo di lavoro stagionale successivo alla presentazione della domanda di conversione, se idoneo a integrare i requisiti di legge, deve essere preso in considerazione ai fini dell'accoglimento dell'istanza, non potendosi ritenere preclusa la possibilità di conversione del titolo di soggiorno per il solo fatto che il permesso di soggiorno per lavoro stagionale sia scaduto al momento della valutazione della domanda. L'Amministrazione non può, inoltre, negare il nulla osta alla conversione sulla base di motivazioni prive di adeguato supporto normativo, dovendo invece verificare la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge per l'accoglimento della domanda.