Cassazione penale Sez. I sentenza n. 76 del 4 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:76PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzato attraverso l'individuazione e l'acquisizione di documenti di identità di soggetti stranieri intenzionati a fare ingresso in Italia, la successiva regolarizzazione della loro permanenza sulla base di documentazione fittizia e il coinvolgimento di intermediari italiani incaricati di reperire datori di lavoro compiacenti che inoltrano false richieste di assunzione in cambio di ingenti somme di denaro, integra il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di cui all'art. 416 c.p. e art. 12 d.lgs. n. 286/1998, configurando un concreto e obiettivo pericolo di fuga che giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in presenza di gravi indizi di colpevolezza, anche in considerazione della gravità dei reati contestati e della condizione di straniero privo di stabile dimora in Italia del soggetto indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CASSANO Margheri - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. S. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CH. NA. ME. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 153/2010 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 26/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. G. Salvi, che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. Il 26 febbraio 2010 il Tribunale di Reggio Calabria, costituito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., respingeva la richiesta di ries…

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