Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21421 del 7 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:21421PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza dei motivi di ricorso avverso la sentenza di condanna, è tenuto a verificare esclusivamente l'esaustività e la logicità intrinseca della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter procedere a una nuova valutazione delle prove o all'esplorazione di ipotesi alternative, pur logiche e plausibili, ma ragionevolmente escluse dal giudice di primo e secondo grado. Pertanto, il controllo del giudice di legittimità è limitato alla verifica della congruità e della coerenza del ragionamento seguito dal giudice di merito nella ricostruzione dei fatti e nell'applicazione della legge, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di grado inferiore, salvo i casi di manifesta illogicità o travisamento della prova. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare le valutazioni discrezionali operate dal giudice di merito in ordine alla concessione delle circostanze attenuanti generiche o alla prevalenza di una circostanza attenuante, quando tali valutazioni siano sorrette da adeguata motivazione e non risultino viziate da errori di diritto. Infine, il ricorrente che denunci l'omessa concessione delle attenuanti generiche è gravato dell'onere di specificare, a pena di inammissibilità del motivo, le ragioni per le quali tali circostanze avrebbero dovuto essere riconosciute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Fa. Mo. ;

avverso sentenza della Corte di Appello di Milano resa in data 1 ottobre 2009;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis)) Fazio;

udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del sostituto Dr. ((omissis)), che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con la sentenza impugnata, la Corte di Appello di Milano c…

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