Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 171 del 2014

ECLI:IT:TARCZ:2014:171SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora questa dichiari espressamente di non avere più interesse alla decisione della controversia. Ciò anche nel caso in cui la dichiarazione di rinuncia agli atti del giudizio non soddisfi i requisiti di legge, in quanto la mancanza di interesse è comunque accertata dal giudice. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando che il processo prosegua in assenza di un interesse concreto ed attuale della parte ricorrente. La dichiarazione di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse, anche in caso di irregolare rinuncia agli atti, tutela l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa, impedendo l'inutile protrarsi di un contenzioso privo di utilità per il ricorrente. Il linguaggio utilizzato è tecnico-giuridico, incentrato sull'enunciazione chiara e astratta del principio di diritto, senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali. La formulazione al presente indicativo e l'assenza di dettagli procedurali rendono la massima applicabile a fattispecie analoghe, costituendo un utile strumento di orientamento e interpretazione per operatori del diritto e cittadini.

Sentenza completa

N. 00153/2005
REG.RIC.

N. 00171/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00153/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 153 del 2005, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), elettivamente domiciliato in Catanzaro, via Jannoni n. 43, presso lo studio dell’avv. ((omissis));

contro

il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro, presso cui è domiciliato
ex lege
;

nei confronti di

((omissis)), non costituito in giudizio;

per l’annullamento

del decreto n. 30 del 15 gennaio 2005 del Dirigente scolastico della ((omissis)) da Vinci di Rossano;

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