Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5762 del 6 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5762PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere può essere disposta dal giudice solo quando risulti strettamente necessaria, in assenza di misure meno afflittive idonee a soddisfare le esigenze cautelari, sulla base di una motivazione che dia conto in modo specifico e congruo delle ragioni per le quali le altre misure meno gravi risultano inadeguate. Il giudice deve valutare con particolare attenzione la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura più grave, tenendo conto della proporzionalità tra la stessa e le esigenze cautelari da soddisfare, nonché della residualità della custodia in carcere rispetto alle altre misure. La motivazione deve altresì indicare le specifiche ragioni per le quali le esigenze cautelari non possono essere adeguatamente soddisfatte con l'applicazione di una misura meno afflittiva, come gli arresti domiciliari. Il principio di proporzionalità impone al giudice di scegliere la misura cautelare meno grave tra quelle astrattamente idonee a fronteggiare le esigenze cautelari emerse, privilegiando soluzioni che limitino il meno possibile la libertà personale dell'indagato o imputato. La carenza di interesse sopravvenuta alla decisione, a seguito della revoca della misura cautelare, non consente di pronunciarsi nel merito, determinando l'inammissibilità del ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - rel. Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 16.7.2013 del Tribunale di Roma;

sentita la relazione svolta dal ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G., dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso per rinuncia.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 16.7.2013 il Tribunale di Roma, in accoglimento dell'appello proposto dal P.M. presso il Tribunale di Roma avverso l'ordinanza emessa il 31.5.2013 dal GI…

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